ARCHITETTO ANNA FERRARA

ARCHITETTO ANNA FERRARA

Lavori

Via Pio X, Concorezzo

In questo appartamento le immagini e la grafica diventano elemento preponderante e distintivo soprattutto per desiderio della padrona di casa che di professione ha uno studio di grafica pubblicitaria.

Interventi realizzati in più fasi con un unico filo conduttore: colpire l’immaginazione e non lasciare indifferenti raccontando di sé, delle proprie passioni e del proprio vissuto.

Nella zona giorno, una parete curva in foglia oro fa da sfondo alla cucina aperta sul soggiorno/pranzo, dove una parete rivestita con una carta da parati, Keith Bau e le luci flos AIM fluttuanti a soffitto, iniziano a descrivere la personalità di chi la abita. Uno stile eclettico che parte con la street art e il graffittismo di Keith Haring per continuare poi nel disimpegno della zona notte con la carta da parati Miami Icons di Cole & Son che rappresenta l’esuberante Miami con vertiginosi strati di colonnati terrazzati e lussureggiante vegetazione, rendendo omaggio allo stile tropicale e kitsch.

L’effetto scatola del disimpegno è interrotto dalle porte che danno accesso agli altri ambienti della casa, dove le sorprese non mancano.

Un nuovo racconto infatti viene intrapreso nella stanza da bagno, gli arredi essenziali e i colori neutri non devono trarre in inganno, perché subito dallo specchio viene svelato il volto di Audrey Hepburn, la doccia infatti è rivestita di mosaico appiani che riproduce questa icona dello stile e d’eleganza che non sfiorisce mai.

Via Chianciano, Milano

 In questo appartamento, in una zona non centrale di Milano, gli interventi strutturali sono stati limitati al massimo, la distribuzione interna esistente infatti aveva già una buona funzionalità, ma il restyling è stato determinante per dare un’impronta decisiva di rinnovamento. Attraverso l’uso di nuovi materiali, nuovi colori e nuove luci, l’aspetto globale è completamente cambiato, mettendo in risalto la personalità della padrona di casa.

Nell’ampio soggiorno, i colori delle facciate dei palazzi che circondano l’immobile, entrano nella casa creando un’equazione di continuità tra interno ed esterno, i colori, le luci e lo spazio ritmano l’involucro creando armonie e vuoti funzionali, gli arredi sono incorporati nell’architettura ed è lo spazio a ritmare gli ambienti della casa e ad esserne il protagonista. La cucina ha lo stesso leitmotiv di tutta la casa, quinte scenografiche di colori e luci fanno da cornice ad un arredo essenziale ma estremamente funzionale e poco invasivo, il colore bianco inverte il suo ruolo, di solito sono le pareti ad essere bianche e gli arredi colorati, qui, come nella zona living, sono le pareti le protagoniste, l’arredo solo un’opzione. La stessa logica la si ritrova nei due bagni, colore e materia ne caratterizzano l’essenza. Determinante in questo progetto il ruolo svolto dalla luce, che diventa un segno scandendo lo spazio e individuandone le funzioni, segni verticali nei luoghi di passaggio, orizzontali nei luoghi di sosta.

Piazza Firenze, Milano

L’ingresso dell’appartamento già prelude al forte impatto visivo e scenografico che caratterizza questo progetto di ristrutturazione. Una parete color terracotta con un segno luminoso al centro dà il benvenuto e accompagna chi entra nei vari ambienti della casa. A destra dell’ingresso, l’ampio soggiorno è stato impreziosito da due pareti attrezzate con una boiserie in legno cannettato che individua la zona pranzo da una parte e la zona divani dall’altra, accomunate, cambiando prospettiva, dalla quinta colorata che fa da sfondo ad entrambe le zone. Le luci led a parete e a soffitto indicano il percorso da seguire per accedere ai vari ambienti, un led a soffitto infatti illumina il disimpegno, dotato di una parete attrezzata a dispensa, che conduce alla grande cucina e al nuovo bagno di servizio. Una penisola centrale, dove alloggiano i fuochi e il bancone, è il fulcro della cucina , la colonna frontale color terracotta come l’ingresso, diventa così un elemento distintivo, come del resto la parete di fondo, rivestita con una carta da parati che simula una grande lavagna dove sono raffigurati oggetti e insetti curiosi. Attraversando una parete attrezzata che si mimetizza completamente nell’ambiente, dalla cucina si passa inaspettatamente alla zona lavanderia/ripostiglio, spazio di servizio estremamente funzionale e necessario in una casa.

I toni neutri e caldi che distinguono l’appartamento vengono riproposti nelle eleganti porte in vetro che dividono ma non celano completamente lo spazio, lasciando intravvedere la luce che conduce alla cucina , alla zona notte e alla cabina armadio. Molto particolari e differenti i bagni, quello di servizio in stile essenziale e minimalista che si avvicina molto a quello japandi con arredo in legno naturale e accessori neri. La grande doccia rivestita con piccoli esagoni traslucidi e cangianti di colore che varia dal nero all’argento, crea un gioco di riflessi, grazie anche alla luce che passa attraverso il vetro di separazione tra le docce dei due bagni. Il bagno finestrato a cui si accede dalla camera padronale è dominato dal colore azzurro polvere, gli accessori molto originali e di effetto, come lo specchio che ruota sul piano,il soffione a L, lo scaldasalviette in tinta e il rivestimento della doccia cangiante nei toni del bianco e dell’azzurro , lo rendono un vero luogo di benessere e relax.

Appartamento anni’70, Milano

Si tratta di un appartamento in un palazzo degli anni ’70 dove non è stato facile intervenire, perché costruito con pannelli prefabbricati in cemento, anche le partizioni interne erano costituite da tavolati portanti, quindi si è reso necessario l’intervento di uno strutturista al fine di consentire alcune modifiche di suddivisione interna dando così vita ad un layout nuovo consono alle nuove esigenze dell’abitare ed a quelle dei nuovi proprietari.

La demolizione di un tavolato ha reso possibile l’ampliamento della zona giorno e la formazione di una zona pranzo caratterizzata da una carta da parati che crea l’illusione di comunicare con l’esterno ampliandone i confini.

Il lungo corridoio, che garantisce l’accesso ai vari locali dell’appartamento, è stato reso luminoso dal colore chiaro delle pareti e dall’illuminazione con faretti a scomparsa ricavati nell’abbassamento e con la posa di porte raso muro percepibili solo dalla presenza delle maniglie.

Il bagno cieco rivestito con la pietra chiara conferisce al locale un effetto spa, mentre il bagno padronale con la vasca ad angolo in mosaico nei toni del marrone richiama il pavimento in parquet presente in tutta la casa.

Villa d’Epoca 1910, Città Giardino

Alle porte di Milano, nella “Ggarden city” voluta da Luigi Buffoli nei primi decenni del ‘900, il Milanino, sul modello dei villaggi-giardino inglesi, occupa un posto di rilievo questa villa del 1910.

Sottoposta al vincolo della sovrintendenza delle belle arti, la villa è stata oggetto di un accurato intervento di ristrutturazione e di restauro, il cui obiettivo principale è stato quello di ripristinare, se non addirittura enfatizzare gli elementi decorativi che la contraddistinguevano.

In particolare si è cercato di dare maggior rilievo ai due ingressi, principale e secondario, che in origine avevano un’aria più dimessa, introducendo ulteriori elementi di decoro.

Piazza Aspromonte, Milano

Un appartamento in un palazzo d’epoca, i cui interventi realizzati negli anni non ne hanno rispettato il valore e il sapore.

Da qui l’intento di recuperare il recuperabile senza stravolgerne l’impianto originario.

La stratificazione dei pavimenti della cucina e dei bagni non ha consentito il recupero del pavimento originario per cui si è deciso di ricorrere alla resina con un colore neutro che riprende il colore delle porte esistenti, le cui maniglie in bronzo, annerite dal tempo, sono state colorate con un colore fucsia volutamente di notevole impatto, sottolineando il recupero ma dando una sferzata di modernità. Amanti della Sicilia, i proprietari sono stati assecondati attraverso l’utilizzo della carta da parati nelle pareti della cucina che riproduce le vecchie maioliche fatte a mano dagli artigiani siciliani.

I bagni, il cui impianto obsoleto ha imposto un intervento massiccio ampliandone gli spazi in modo da garantire così una migliore fruibilità, sono molto colorati e particolari.

Alle pareti i rivestimenti di ceramica Bardelli riproducono grafiche molto particolari di macchine volanti che appartengono al mondo di Fornasetti.

La libreria invece, cerca di sorprendere conferendo all’ambiente un linguaggio visivo.

Principe Eugenio, Milano

Un piccolo ufficio che sembra una casa, questa era la volontà e la richiesta del committente.

Ricavato all’interno di un cortile, a seguito di un recupero di un immobile destinato a laboratorio artigianale ormai in disuso da tempo, l’altezza elevata ha consentito di realizzare un soppalco a cui si accede attraverso una scala a chiocciola in ferro. L’arredo del soppalco è stato arricchito con un divano letto che all’occorrenza trasforma la zona soppalco una zona letto con a disposizione una piccola palestra attrezzata per l’attività motoria, una scrivania ed un armadio.

La carta da parati che raffigura tronchi di alberi di betulla ne accentua ulteriormente l’altezza e crea un risultato scenografico di impatto.

Il bianco e nero sono i colori che si ripetono nei vari ambienti, in particolare nel locale bagno, dove un sapiente uso del mosaico ha creato un piacevole effetto positivo e negativo.

PII Cerchiate, Pero

Il progetto ha interessato un’area posta al margine nord-occidentale del territorio del Comune di Pero, frazione Cerchiate, che si sviluppa lungo la Strada Statale del Sempione.

Le opere realizzate sono da ricondursi all’attuazione del Programma Integrato d’Intervento denominato “Cerchiate” situato nell’area posta a margine nord-ovest del territorio del Comune di Pero in fregio alla Fiera di Rho Pero.

Il progetto delle opere ha previsto la totale conformità a quanto già previsto dagli elaborati costituenti il P.I.I Cerchiate, ovvero la concentrazione dell’edificazione nell’area individuata da P.R.G. separata dalla S.S.del Sempione  da una fascia di terreno destinato alla realizzazione di un parcheggio .

In particolare si è progettato e realizzato  un edificio ad iniziativa privata comprendente:

  • un piano pilotis ad uso atrii di ingresso e locali senza permanenza di persone direttamente legati ad alcune unità abitative situate ai piani superiori (cantine, deposito rifiuti, locale caldaia);
  • quattro piani soprastanti, ad uso residenziale, di 16 unità abitative per piano per un totale di 64 unità;
  • un piano interrato ad uso autorimessa e cantine al servizio delle residenze localizzate ai piani superiori.

L’edificio ed i manufatti sono stati realizzati in cemento armato e latero–cemento mentre le finiture esterne, in intonaco in due tonalità di colore (“bianco Piermarini” e “rosso pompeiano”) e di pietra “tipo ceppo” per il basamento.

Coperture, a struttura portante con manto di copertura in tegole canadesi ardesiate colore grigio antracite.

RSA a Finale di Pollina

Immobile ad uso alberghiero in località Finale di Pollina, vicino a Cefalù in provincia di Palermo, costruito negli anni ’60 e costituito da quattro piani fuori terra con copertura piana e un piano interrato.

Progetto di ristrutturazione dell’immobile ad uso alberghiero con cambio di destinazione d’uso a residenza sanitaria per anziani.

Il progetto prevede la realizzazione di 45 posti letto divisi in tre nuclei (15 per piano) dotati dei relativi servizi in camera.

E’ stata prevista una nuova integrale ridistribuzione interna determinata dall’esigenza di inserire un nuovo corpo scala ascensore, secondo la normativa vigente in materia di prevenzioni incendi.

PIANO INTERRATO di circa 350 mq, in cui sono stati ricavati: magazzino, lavanderia, deposito biancheria sporca e pulita, palestra e relativi servizi, locale per parrucchiere/barbiere e camera ardente.

PIANO TERRA di circa 360 mq, in cui sono stati ricavati: ingresso principale con atrio, reception e ufficio amministrativo, angolo bar, ambulatori e relativi servizi igienici e zone attesa, spogliatoi e servizi per il personale, dispensa, zona pranzo per degenti e ingresso di servizio.

PIANO PRIMO di circa 400mq, in cui sono state ricavate: n. 7 camere per un totale di 15 posti letto, dotate di servizi igienici, postazione di controllo, soggiorno polivalente, cucinetta/tisaneria, spogliatoi e servizi per il personale, bagno assistito, locale deposito, locale di servizio per il personale e servizi igienici.

PIANO SECONDO/TERZO di circa 400 mq, in cui sono stati ricavati: n. 7 camere per un totale di 15 posti letto, dotate di servizi igienici, postazione di controllo, soggiorno polivalente, cucinetta/tisaneria, spogliatoi e servizi per il personale, bagno assistito, locale deposito, locale di servizio per il personale e servizi igienici.

PIANO COPERTURA di circa 130 mq, in cui sono state ricavate: area per attività ricreative, serra e servizi igienici, area per impianti tecnici.

Napoli, Spazio Uffici

Il lay-out di progetto, con il limite apportare le minori modifiche possibili, è stato concepito con lo scopo di ottimizzare lo spazio a disposizione garantendo il maggior comfort e sicurezza ai gruppi di lavoro qui collocati.

Le diverse zone sono state identificare e caratterizzate da differenti colori delle pareti che le delimitano: il verde per i locali tecnici, il rosso per il corpo scala, la carta da parati con soggetto arboreo per la zona uffici.

In adiacenza alla porzione di fabbricato oggetto di ristrutturazione, sono previsti parcheggi cui si accede attraverso il prolungamento della rampa esistente.

Sulla facciata cieca della porzione di fabbricato ad un piano fuori terra è prevista la formazione di una parete verde di rampicanti che oltre a rendere più gradevole la vista degli uffici che si affacciano su quel lato garantisce una migliore efficienza termica dell’edificio.